VETERINARIA VIII COLLE

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La Sindrome delle Basse Vie Urinarie del Gatto (FLUTD)

Cos'è

Con l’espressione "Sindrome delle basse vie urinarie del gatto", conosciuta anche come FLUTD (Feline Low Urinary Tract Disease), vengono identificate alcune patologie che interessano il tratto urinario inferiore dei gatti domestici, che si manifestano con la difficoltà ad urinare per ostruzione dell'uretra, il condotto che porta l'urina dalla vescica verso l'esterno. Nei casi più gravi, qualora non curata tempestivamente, può avere esito fatale. Le cause non sono ancora del tutto note anche se sembrano avere un ruolo importante fattori genetici e nutrizionali.

Segni clinici

I gatti affetti da FLUTD di solito presentano difficoltà e dolore durante l’urinazione, aumento della frequenza di urinazione, sangue nell’urina, urinano fuori dalla lettiera e le vie urinarie possono anche ostruirsi completamente. Alcuni gatti manifestano solo variazioni di carattere, perdita dell’abitudine a urinare nella lettiera e/o aggressività. I proprietari riferiscono la tendenza dell'animale alla minzione difficoltosa in luoghi inappropriati.

La patologia può colpire gatti di qualsiasi età, anche se è più frequente nei gatti di età media, soprappeso, che fanno poco esercizio, utilizzano la lettiera e non hanno accesso all’esterno. La FLUTD colpisce indifferentemente i due sessi, anche se i soggetti sterilizzati sembrano essere più suscettibili, e il rischio di ostruzione del tratto urinario è maggiore nei maschi per motivi anatomici.

Le cause

Le ricerche intraprese sull'argomento hanno chiarito la concomitante presenza di diversi fattori predisponesti e scatenanti, tra cui la razza, il sesso, l'eventuale sterilizzazione chirurgica, il regime dietetico, la presenza di cristalli o uroliti nelle urine, l'intervento di batteri e virus.

Questa patologia può manifestarsi in una forma non ostruttiva, oppure dare un’ostruzione completa dell’uretra; le cause di FLUTD non ostruttiva possono essere ricollegate principalmente alle seguenti evenienze: cistite idiopatica (ovvero di cui non si conosce la causa) non ostruttiva (65%), calcoli vescicali (15%), difetti anatomici e infezioni batteriche . Le cause di FLUTD ostruttiva invece, si manifestano a seguito delle seguenti eventualità: tappo uretrale (59%), cistite idiopatica ostruttiva (29%), calcoli vescicali (10%) con infezioni batteriche o meno.

La FLUTD è quindi nella maggior parte dei casi caratterizzata dalla presenza di cristalli di minuscole dimensioni e in numero elevato, che si aggregano spesso a formare una vera e propria sabbia vescicale oppure tappi mucosi più morbidi, i quali si impegnano non di rado nel lume uretrale e scatenano la sintomatologia specifica.

Diagnosi

La tempestività nell’accorgersi del problema e nel rivolgersi al veterinario è fondamentale: un soggetto impossibilitato ad urinare anche solo per un giorno non può eliminare dall’organismo le scorie metaboliche che, accumulandosi, causano una vera e propria autointossicazione. Se il problema non viene risolto l’animale va rapidamente incontro prima ad uno stato comatoso e poi alla morte, a causa di danni prevalentemente a livello renale e del sistema nervoso.

La diagnosi, che compete esclusivamente al medico veterinario, si basa sui dati anamnestici e i segni clinici, rigorosamente accompagnati ad analisi del sangue e dell'urina, nonché a reperti radiografici ed ecografici.

Terapia

La terapia può essere meccanica, farmacologica, dietetica o chirurgica, a seconda della gravità della situazione e dall’eventuale frequenza al ripresentare la sintomatologia, anche se è spesso necessario il ricorso a più di una delle soluzioni prospettate.

La terapia meccanica implica l’uso di cateteri vescicali, utili per rimuovere il tappo uretrale e permettere la fuoriuscita dell’urina accumulatasi. In caso di impossibilità a rimuovere il tappo uretrale, si può procedere ad un eventuale cistocentesi (ovvero lo svuotamento vescicale tramite siringa, attraverso la parete addominale); il tutto associato a terapia farmacologica.

Gli scopi della terapia farmacologica della FLUTD sono l'eliminazione e la prevenzione delle infezioni secondarie alla presenza dei calcoli, la riduzione delle componenti infiammatoria e algica, il controllo del pH urinario come salvaguardia dalle recidive.

L'alimentazione svolge un ruolo basilare nello sviluppo, nella terapia e nella prevenzione della FLUTD. Sul mercato sono disponibili differenti mangimi adatti allo scopo, perfettamente bilanciati nel rispetto delle esigenze nutrizionali feline, la cui composizione è in grado di dissolvere gli uroliti ed evitarne le recidive. In linea generale, la terapia e la prevenzione dietetica si basano sull'impiego di alimenti destinati al controllo dei cristalli di struvite o di ossalato di calcio, i cui scopi sono quelli di aumentare la solubilità dei cristalli nell'urina, di incrementare la produzione urinaria e di prevenire, mediante la regolazione del pH urinario, la formazione dei cristalli medesimi.

Nel trattamento dell'urolitiasi del gatto è opportuno ricorrere alla chirurgia qualora le terapie farmacologica e dietetica siano ritenute insufficienti o impossibili da attuare oppure ancora
qualora la sintomatologia risulti particolarmente grave o dia luogo a frequenti recidive o a fastidiose cronicizzazioni. A seconda della localizzazione dei calcoli, dunque, possono venire eseguiti differenti tipi di intervento.

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